|
Francobolli | Rose | Banconote | Monete | Birre |
Francobolli |
|
|
| Repubblica italiana |
La ditta "Frette", sorta tra le prime industrie tessili a Concorezzo, è l'unica che ha avuto una continuità lavorativa nella nostra città dalla sua fondazione fino ai nostri tempi. Edmondo Frette era un industriale francese, che nel 1838 aprì uno stabilimento tessile a Grenoble, in Francia, e successivamente, nel 1865, si trasferì in Brianza, aprendo due stabilimenti, uno a Sovico e l'altro proprio qui da noi. Nel 1879, insieme con Giuseppe Maggi e Carlo Antonietti, egli costituì una società, che diede origine alla "Ditta Frette". Questa ditta si distinse subito perché introdusse l'uso dei nuovi telai "Jacquard" per la produzione di tessuti damascati, cioè che presentano una diversa lucentezza tra il fondo e il disegno. Successivamente avviò un'attività del tutto nuova quando, nel 1892, aprì a Monza, presso il monastero della Madonna delle Grazie, un impianto per il candeggio dei tessuti, cioè per eliminare da questi il colore naturale e dar loro il colore bianco. Tale risultato prima si otteneva semplicemente stendendo i tessuti al sole, mentre nel nuovo stabilimento ciò avveniva usando procedimenti chimici. Grazie a queste innovazioni la ditta "Frette" riuscì a produrre telerie e biancherie di lino di grande qualità e bellezza, che furono molto apprezzate sul mercato nazionale. Così la ditta poté aprire nuove filiali a Roma, a Torino e successivamente anche a Genova, Firenze e Bologna. In quel tempo nella Villa Reale di Monza, quindi vicino a Concorezzo, risiedeva la Casa Reale dei Savoia e anche la Regina Margherita si servì per i suoi acquisti della ditta "Frette" di Concorezzo. Ciò diffuse ancor di più la fama dei prodotti "Frette", che cominciarono ad essere richiesti dalle più famose famiglie aristocratiche italiane e poi dagli alberghi più prestigiosi di Parigi, di Londra e di New York, oltre che di Venezia e di Roma. Si rivolsero alla "Frette" anche le società di navigazione per le dotazioni dei grandi transatlantici, le ferrovie dello Stato per gli scompartimenti di prima classe, oltre alle cliniche, agli ospedali, alle Opere Pie e perfino la Città del Vaticano.