Il carnevale di Acireale, definito Il più bel Carnevale di Sicilia, è uno dei più antichi dell'isola, e si svolge ogni anno nella città di Acireale in provincia di Catania. Tra le sue caratteristiche vi è la sfilata dei carri allegorici ed infiorati. I carri allegorico-grotteschi in cartapesta sono opere finemente lavorate, che danno il loro spettacolo attraverso migliaia di lampadine e luci, movimenti spettacolari e scenografie in continua evoluzione durante le esibizioni. Sono gli unici carri al mondo ad utilizzare simili impianti di luci e movimenti meccanici ed idraulici. I carri infiorati hanno la caratteristica, simile a quella di diversi carnevali della Costa Azzurra e della Liguria, di mostrare soggetti creati interamente con fiori (veri) disposti uno a fianco all'altro. Sono anch'essi dotati di movimenti meccanici e luci. I carristi lavorano tutto l'anno per offrire al pubblico, soprattutto con il calare delle tenebre, uno spettacolo unico al mondo. Il carnevale acese ha origini antichissime. Si pensa, infatti, che la manifestazione sia nata spontaneamente fra la gente e quindi ripetuta negli anni dal popolo, che libero dai rigidi vincoli, poteva con una certa libertà scherzare, dando luogo a saturnali in maschera dove era uso prendere di mira i potenti del tempo con satira e sberleffi. Una delle prime maschere del carnevale acese fu l'Abbatazzu (detto anche Pueta Minutizzu) che, portando in giro grossi libri ironizzava sulla classe clericale del tempo, ed in special modo sull'Abate-Vescovo di Catania, nella cui diocesi ricadeva per l'appunto la cittadina.Il primo do cumento ufficiale che cita la manifestazione è un mandato di pagamente del 1594 (mandati di pagamento, vol. II, 1586-1595, libro 6 foglio 72v). Nel XVII secolo era usanza fare una Battaglia di arance e limoni tanto sentita che il 3 marzo del 1612 la Corte Criminale era costretta a bandirla. Alle fine del XVII secolo, il terremoto che sconvolse la Sicilia Orientale (Terremoto del Val di Noto) decretò anche un periodo di lutto e per diversi anni il tradizionale carnevale non si tenne. Ma già ai primi del XVIII secolo la manifestazione rinasceva, probabilmente anche incoraggiata dal momento di grande fermento e di speranze che si era venuto a creare con la ricostruzione post-sisma. Entrarono in scena alcune maschere nuove u Baruni (il barone) ed i famosissimi Manti.
| Caratteristiche del Francobollo |
| Serie | Folclore |
| Vignetta | il francobollo dedicato al Carnevale di Acireale rappresenta uno dei tanti carri allegorici grotteschi, realizzati in cartapesta dai maestri acesi, che sfilano per le strade della cittadina; sullo sfondo spicca la Cattedrale di Acireale. Completano il francobollo la leggenda "ACIREALE - CARNEVALE", la scritta "ITALIA" e il valore "€ 0,60". |
| Valore | 0,60 € |
| Colore | quadricromia |
| Dentellatura | 13¼×13½ |
| Tipo di dentellatura | Blocco |
| Stampa | Rotocalcografia |
| Stampato da | I.P.Z.S. Roma |
| Fogli da | 50 |
| Supporto | |
| Dimensioni | 30 × 51 (mm) |
| Disegnatore | G.Ieluzzo |
| Tiratura | 400000 |
| Tag | |
| Data di emissione | 2 / 2010 |
| Numero copie |
Nuovo: 1
Nuovo: 1
Nuovo: 1
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| Numeri di catalogo |
da serie |
note |
| Sassone |
3149 |
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| Bolaffi |
3270 |
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| Unificato |
3203 |
- |
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