Todi è un comune italiano di 20.116 abitanti della provincia di Perugia. Conosciuta come "la città più vivibile del mondo" in base alle ricerche pubblicate dal professor Richard S. Levine della U.S. Kentucky University, sorge in cima ad una collina, la cui sommità supera di poco i 400 metri, che si affaccia sulla media valle del Tevere. Il territorio comunale, uno dei più vasti della regione Umbria, è per lo più collinare è composto da una miriade di piccoli insediamenti. I centri principali, oltre alla città di Todi, sono Pantalla e la zona di Ponterio-Pian di Porto, che comprende anche l'area industriale della città. Città etrusca, fondata tra l'VIII ed il VII secolo a.C. dagli Umbri (che si stanziarono dall'altra parte del Tevere, rispetto agli Etruschi) col nome di Tutere, che significa "Città di confine". Si sviluppò particolarmente fra il V e il IV secolo a.C. quando, nel 340 a.C., divenne romana acquistando posteriormente il nome di Colonia Julia Fida Tuder (I secolo a.C.), con il diritto di coniare moneta propria. Quando venne ascritta alla tribù Clustumina vennero edificati i migliori e più belli palazzi romani. Durante il periodo barbarico, Todi entra nell'oblio (poco o nulla si sa di questo periodo, e le poche notizie che si sanno non sono certe), ma secondo alcune fonti la città riuscì a fermare addirittura Attila. Durante il Medioevo fu libero comune e poi signoria (sotto gli Atti), prima di entrare a far parte dello Stato della Chiesa. Nel XII secolo la città conobbe una nuova espansione urbanistica, estendendosi dal Castello di Alviano, a sud, al Piano dell'Ammeto presso Marsciano, a nord, dalla sincrinale dei monti Martani ad est alle Gole del Forello, sovrastanti il Tevere, ad ovest. Nel 1244, i tre borghi creati dalle classi artigianali vennero cinti da mura lunghe all'incirca 4" km, con tanto di porte e bastioni a tutt'oggi integre. Nel 1367 divenne comune autonomo, per entrare a far parte dello Stato della Chiesa, e cominciò la sua decadenza passando da una signoria all'altra (tra cui quella dei Malatesta e di Francesco Sforza). Oggi Todi è pressoché identica alla Todi medievale, come risulta da una stampa di Giacomo Lauro del 1633.
| Caratteristiche del Francobollo |
| Serie | Turismo |
| Vignetta | Raffigura, entro una cornice lineare, una veduta pittorica e precisamente: Todi, una veduta di piazza del Popolo e il Palazzo dei Priori. Completano il francobollo le rispettive leggende "TODI", la scritta "ITALIA" e il valore "€ 0,60". |
| Valore | 0,60 € |
| Colore | cinque |
| Dentellatura | 13¼×13 |
| Tipo di dentellatura | Blocco |
| Stampa | Rotocalcografia |
| Stampato da | I.P.Z.S. Roma |
| Fogli da | 25 |
| Supporto | |
| Dimensioni | 48 × 40 (mm) |
| Disegnatore | A.Ciaburro |
| Tiratura | 400000 |
| Tag | |
| Data di emissione | 6 / 2010 |
| Numero copie |
Nuovo: 1
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| Numeri di catalogo |
da serie |
note |
| Sassone |
3172 |
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| Bolaffi |
3291 |
- |
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| Unificato |
3225 |
- |
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