Le incisioni rupestri della Val Camonica costituiscono una delle più ampie collezioni di petroglifi preistorici del mondo e sono state il primo Patrimonio dell'umanità riconosciuto dell'Unesco in Italia (1979). L'Unesco ha riconosciuto oltre 140.000 figure[1], ma nuove ininterrotte scoperte hanno progressivamente aumentato il numero complessivo delle incisioni catalogate, fino a duecentomila se non trecentomila, concentrate nei comuni di Capo di Ponte, Nadro, Cimbergo e Paspardo (provincia di Brescia. Le incisioni furono realizzate lungo un arco di tempo di ottomila anni, fino all'Età del ferro (I millennio a.C.); quelle dell'ultimo periodo sono attribuite al popolo dei Camuni ricordato dalle fonti latine. La tradizione petroglifica non si esaurì repentinamente: sono state identificate incisioni - anche se in numero assai ridotto, non comparabile con la grandiosa attività preistorica - di epoca romana, medievale e perfino contemporanea, fino al XIX secolo. La maggior parte delle incisioni è stata realizzata con la tecnica della martellina; in numero minore quelle ottenute attraverso il graffito.
| Caratteristiche del Francobollo |
| Serie | |
| Vignetta | raffigura un particolare di una delle incisioni rupestri della Valle Camonica, risalente al periodo preistorico, che rappresenta un carro trainato da due animali. |
| Valore | 2,80 € |
| Colore | bruno |
| Dentellatura | 13¼×13 |
| Tipo di dentellatura | Blocco |
| Stampa | Calcografia |
| Stampato da | I.P.Z.S. Roma |
| Fogli da | 25 |
| Supporto | |
| Dimensioni | 48 × 40 (mm) |
| Disegnatore | R.Sabbatucci |
| Tiratura | 350000 |
| Tag | |
| Data di emissione | 3 / 2009 |
| Numero copie |
Nuovo: 1
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| Numeri di catalogo |
da serie |
note |
| Sassone |
3076 |
- |
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| Bolaffi |
3192 |
- |
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| Unificato |
3126 |
- |
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